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"ORCO DIO!" BERLUSCONI BLASPHEMES DURING HE TELLS A JOKE (subtitles)

2017-04-21 11:18
other Berlusconi subtitled news: http://ilgattohanuovecode.blogspot.com/ (AGI) Rome - Avvenire: "All we needed was the unacceptable blasphemy in the President's joke". In an editorial by the newspaper's Editor, Marco Tarquinio, Avvenire is taking a stance against Silvio Berlusconi's "unacceptable bad language", recalling another quote also broadcast over the internet on "Jewish stereotypes" that has worn thin. Avvenire's Editor has resorted to strong language. "Every single member of the official bodies, every single minister and the head of government in particular is honour-bound to show dignity and respect for their positions, the feelings of their people and for He whose name should not be taken in vain". Sul Web la barzelletta con bestemmia Famiglia Cristiana attacca Berlusconi Il Cavaliere scherza con i militari sulla Bindi e scoppia la polemica Il settimanale dei paolini è duro: «E' un'offesa a tutti i credenti» TORINO Due video sul Web, e intorno a Berlusconi si scatena la bufera. Nel primo a offendersi sono le toghe, nel secondo Rosi Bindi- bersaglio prediletto del Cavaliere- e soprattutto il mondo cattolico, con Famiglia Cristiana a guidare le repliche con un editoriale non firmato e durissimo. Pubblicato dal settimanale «l'Espresso» il documento filmato ha scatenato un'ondata di polemiche e di reazioni critiche. Nel video c'è il presidente del Consiglio, attorniato da un gruppo di militari (probabilmente elicotteristi della Guardia di Finanza). L'atmosfera è informale e Berlusconi si "lancia" in una delle sue proverbiali barzellette. Protagoniste le donne, il Finale è su Rosy Bindi. A scatenare l'ilarità generale (ma anche le critiche) è la bestemmia con la quale si chiude la storiella. L'incontro abruzzese si chiude con la raccomandazione del premier; «Nessuno di voi mi tradisca... eh», esclama il presidente del Consiglio. Ma uno dei presenti aveva una videocamerina e ha girato tutto. «Quella di cui si parla è una storiella circolata un anno fa in tutto il Parlamento. Averla raccontata, in privato, non è nè un'offesa nè un peccato, è solo una risata- s'affretta a spiegare Berlusconi in una nota-. Il cattivo gusto e la responsabilità sono casomai di chi la pubblicizza. Mi spiace solo se qualcuno nella sua sensibilità si sia sentito turbato. Ma non ci credo. È soltanto un pretesto per attacchi strumentali e ipocriti». Ma dal mondo cattolico s'alza forte la voce di Famiglia Cristiana. «Per raccontare l'ennesima barzelletta volgare sulle donne, il cavalier Berlusconi si dà alla bestemmia. Il capo del Governo si concede ciò che non è permesso ai calciatori», scrive l'edizione online del settimanale dei paolini. «Lui, Silvio Berlusconi, dice che la barzelletta, costruita da chissà chi per insultare Rosy Bindi e comprensiva di bestemmia finale, circolava già in Parlamento e quindi raccontarla in pubblico non era peccato», ma «il rammendo è peggio del buco. Perché dimostra che, come sempre, il Cavaliere pretende di tenere il piede in tutte le scarpe possibili. Nel caso specifico, quello del signore galante e del sessista da bar. Dello statista e del teppistello di periferia. E, ancora peggio, del politico intriso di sentimenti cattolici quando si tratta di chiedere voti ma sostanzialmente estraneo al sentire cattolico in ogni altro momento della vita quotidiana». Durissima la Bindi: «Questa volta non mi sento in prima fila, perchè l'aspetto più grave è la bestemmia, e ancora più grave è l'appello alla libertà di poter dire in privato ciò che si vuole: si sta teorizzando la doppia morale mentre io penso che l'Italia tutto si possa meritare fuorchè un governo dalla doppia morale», dice la presidente Pd.
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